L’incontro tra robotica collaborativa e intelligenza artificiale (AI) non è più qualcosa di futuristico ma è una realtà che sta già trasformando in modo radicale i processi produttivi. Con i cobot e l’intelligenza artificiale le aziende hanno messo a punto un nuovo modo di produrre, automatizzare e in particolare prendere più facilmente decisioni operative. Questo contesto, fino a poco tempo fa, sembrava un discorso molto teorico pieno di ‘se’ e ‘ma’, mentre ora rappresenta una realtà concreta, anche se è ancora un po' acerba. L’obiettivo del connubio cobot e IA mira anch’esso a migliorare (ulteriormente) efficienza, qualità e adattabilità.
Oggi andiamo a capire meglio cosa succede quando si uniscono cobot e intelligenza artificiale e il perché questo matrimonio “s’ha da fare”:
- Oltre la programmazione tradizionale
- Si può fare di più
- Come funziona questa combinazione?
- Osservo e imparo
- Perché è un vantaggio per le aziende?
- Oggi e domani
Oltre la programmazione tradizionale
Nel corso degli ultimi anni, i cobot si sono ampiamente imposti come soluzione efficacemente versatile adattandosi a molte applicazioni industriali. Perché? Ci fa piacere ripeterlo…..
- Sono semplici da installare e integrare nei processi esistenti
- Hanno una programmazione (e riprogrammazione) agevole
- Sono sicuri da usare
Potremmo andare avanti a elencare i plus ma ciò che conta è che i cobot hanno contribuito (perché senza l’uomo……) a introdurre perfezionare un nuovo paradigma produttivo che è un’automazione accessibile a ogni azienda, anche la più piccola. A questo punto, l’integrazione dell’intelligenza artificiale all’interno dei cobot prende questi vantaggi e li spinge a un livello superiore.
Si può fare di più
Se un cobot classico (perché definirlo datato proprio non ci piace) può eseguire azioni pre-programmate, un esemplare che integra l’intelligenza artificiale può fare di più:
- Adattarsi in tempo reale ai cambiamenti, sia riguardo all’ambiente ma anche dei materiali
- Apprendere dai comportamenti in modo da migliorare le prestazioni
- Ottimizzare in modo automatico i processi in base a feedback continui
Stiamo parlando di un sistema che ha la capacità di evolversi e migliorarsi. Dopo una “gavetta” iniziale o se vogliamo dopo le istruzioni base, il cobot è in grado di migliorare “strada facendo” perché in grado di ottenere feedback precisi.
Come funziona questa combinazione?
La sinergia tra cobot e AI è basata su di una combinazione di sensoristica avanzata, algoritmi e software intelligenti.
Esiste un’analogia fra processi “informati” e cobot dotati di intelligenza artificiale. E’ noto che durante ogni processo vengono prodotte quantità di dati che vengono processati per individuare le aree di miglioramento, i colli di bottiglia, ridurre gli sprechi e così via con l’obiettivo di efficientare il processo. Questo paradigma non è differente per i cobot IA. Informazioni provenienti ad esempio da un sensore di forza, da una telecamera, o da qualsiasi altra tipologia di sensore vengono raccolte per essere analizzate in tempo reale da algoritmi AI. Questo permette innanzitutto al cobot di confrontare i dati reali con quelli ottimali e ciò gli censente poi di prendere decisioni “smart” e agire. E lo può fare con la regolazione della forza di presa perché ha riconosciuto l’esatta tipologia di materiale, cambiare traiettoria nel caso di rilevamento di un ostacolo oppure riconoscere discrepanze in un pezzo durante i controlli qualità.
Osservo e imparo
Gli esempi applicativi possono essere davvero molti poiché l’AI può essere addestrata in modo multidirezionale. Sappiamo bene che più informazioni si inseriscono più l’AI sarà in grado di concretizzare il proprio potenziale attraverso il cobot. E può farlo grazie al machine learning che permette il miglioramento continuo delle prestazioni: il cobot fa esperienza, osserva e impara, e in base a questo svolge le operazioni in modo sempre più perfezionato.
Perché è un vantaggio per le aziende?
Se l’implementazione dei cobot genera molti vantaggi per le aziende, la sinergia fra cobot e AI ne enfatizza tutto il contesto poiché avremo:
- Flessibilità ulteriore: grazie ai sistemi che possono adattarsi con più facilità a nuovi prodotti o cambi di processo. Meno tempo per la riprogrammazione significa rapida diversificazione e di conseguenza ulteriore efficientamento.
- Produttività aumentata: Non solo meno errori ma anche meno fermi macchina. Ciò non significa per forza di cose “guasto” ma anche soste per il cambio utensile o per la riprogrammazione. Il cobot dotato di IA ha una visione completa di tutto il processo pertanto può prevedere e pianificare le operazioni e individuare in anticipo le possibile perdite di tempo.
- Qualità migliorata: l’AI consente il controllo costante e intelligente dei parametri di lavorazione, non solo a fine linea ma in ogni singola fase del processo. Conoscete il detto “Chi ben comincia è a metà dell’opera”.
- Ancora più sicurezza: se i cobot classici sono robot che operano con elevata sicurezza, quelli dotati di AI sono anche capaci di prevenire pericoli e interagire ancora meglio con i colleghi umani.
Questi sono soltanto i benefici più evidenti dell’accoppiata cobot e AI. Come abbiamo visto, alcune peculiarità rendono i robot collaborativi dotati di intelligenza artificiale ideali per tutti quegli ambienti produttivi (ebbene si, sono oramai moltissimi) soggetti ad elevata variabilità.
Oggi e domani
Lo diciamo spesso: UR è a favore dell’automazione democratica…..In base a questo è più che normale aspettarsi una diffusione rapida della coppia cobot/AI, non solo nelle grandi aziende, anche in quelle più piccole. Questo è dovuto anche alla crescente disponibilità sul mercato di tecnologie cloud, sensoristica avanzata e più efficiente, interfacce sempre più friendly oltre a software plug-and-play. Come abbiamo potuto constatare l’unione tra robotica collaborativa e intelligenza artificiale è un qualcosa di più che un semplice step. Più che evoluzione è una piccola rivoluzione che consente di affrontare ancora meglio il modello produttivo.