Impiegare le persone per svolgere compiti a basso valore rappresenta anch’esso uno spreco. Innanzitutto uno spreco di tempo, poiché quel determinato lavoro lo richiede, tempo che può essere impiegato diversamente (e in modo più redditizio). Abbiamo affrontato più volte questo tema affermando che le persone possono svolgere compiti di valore, il cui tempo utilizzato rappresenta un investimento che genera valore. Questo valore è costituito ad esempio dall’ottimizzazione dei processi, dall’acquisizione di nuove competenze da parte della persona, dalla riduzione degli infortuni (link a blog) e quindi da un sostanziale miglioramento, sia per quanto riguarda la soddisfazione che l’ambiente lavorativo. Inoltre, lasciare ai cobot e ai robot mobili autonomi il “lavoro sporco” può anche significare, in certe aree operative, fare a meno dell’illuminazione o durante i periodi invernali, del riscaldamento. Certamente questi non sono aspetti il cui riscontro si rileva nell’immediato, ma senza dubbio tutto ciò ha e avrà un fortissimo impatto positivo poiché ha il potere di ridisegnare completamente il modello di processo produttivo.
Conclusioni
Il percorso verso la sostenibilità aziendale è tutt’altro che semplice, prima di tutto perché andare a rivedere i singoli elementi di ogni processo, rappresenta una vera e propria sfida. Ogni azienda è un universo, un insieme di tradizione, visione e approccio che ne costituisce l’identità. In questo contesto, la parte più complessa è spesso quella di riuscire ad individuare con precisione tutto ciò che rappresenta una parte migliorabile. Abbiamo visto in questo blog come tutto sia correlato, e ciò significa che ogni più piccola modifica avrà un impatto su più fronti, anche se non direttamente connessi.
I cobot UR sono pronti a raccogliere questa sfida mettendo a disposizione tutto il loro potenziale. Ora tocca a voi!