Finora abbiamo analizzato problematiche e requisiti della pallettizzazione; adesso è il momento di addentrarci nei vantaggi che i cobot possono portare per questo tipo di operazione. In che modo e in cosa i robot collaborativi possono impattare positivamente?
L’implementazione: dare il “benvenuto” a un cobot è molto più semplice di ciò che si possa pensare. Infatti l’installazione è rapida (mediamente meno di 90 minuti) e la configurazione per farlo operare è minima. E nel caso le operazioni siano particolari i cobot si adattano grazie a numerose opzioni chiavi in mano proposte da UR.
Adattabilità: oggetti particolari, delicati, differenti…nessun problema. L’ampia gamma di tool consente di coprire la totalità delle operazioni richieste, e se proprio ci troviamo dinnanzi a un caso più unico che raro, possiamo sviluppare insieme la soluzione!.
Sicurezza: i cobot sono nativamente sicuri. Sono progettati per operare e collaborare con l’uomo in piena sicurezza grazie a una sensoristica avanzata che consente di vedere e percepire tutto ciò che accade attorno. Insomma i cobot faticano e in un colpo solo rendono gli ambienti di lavoro più sicuri e abbassano drasticamente gli infortuni dovuti agli sforzi fisici.
Lo spazio non è più un problema: i robot collaborativi possono essere messi in funzione in pochissimo tempo e, una volta terminate le mansioni, essere riposti o, meglio ancora, destinati ad altri compiti (sfruttateli fino in fondo, no?) e spostati in altre aree.
ROI rapido: i cobot fanno gavetta in modo molto rapido, ovvero più informazioni acquisiscono più veloce sarà il loro apprendimento. Cosa significa questo? Che saranno in grado di svolgere senza problemi qualsiasi tipo di operazione, e lo faranno in modo rapido e preciso. Insomma aumenterà l’efficienza del processo (e la produttività). Ciò si traduce in un ritorno dell’investimento rapido e, come dimostrato più volte, tangibile.