I robot collaborativi hanno nella flessibilità la propria cifra stilistica e peculiarità tecnologica. Tale flessibilità è resa possibile da una serie di fattori che li rendono una tecnologia adatta ad ogni tipo di settore industriale e capace di trovare spazio in ogni tipo di layout industriale.
Da una parte i cobot presentano una semplicità di programmazione e integrazione che ne rende agibile e conveniente il reimpiego. I cobot possono passare da un’applicazione ad un’altra senza comportare fermi macchina e interruzioni di processo significative. Non rappresentano quindi un investimento immobilizzato nel tempo ma, al contrario, una soluzione in grado di rispondere con prontezza a repentini cambi di scenario. Il flusso di programmazione altamente user friendly e intuitivo ne permette l’uso anche da parte di operatori non verticalmente skillati nel settore robotico.
Dall’altra – grazie all’ampio range di impostazione personalizzabili – possono adattarsi alla realtà produttiva di ogni singola azienda.
Le caratteristiche strutturali – dimensioni e peso contenuti, 17 safety native, abilitazione a operare in ambienti sterili – li rendono collocabili in ogni layout industriale, anche il più saturo. Infatti, non solo non necessitano (fatta salva l’analisi del rischio) di recinzioni di sicurezza, ma dato il peso ridotto sono installabili anche a muro o a soffitto, permettendo all’azienda di conservare un layout aperto e compatto.
Date queste caratteristiche le applicazioni che è possibile automatizzare con i cobot sono molteplici. Qui di seguito ne formiamo un elenco non esaustivo.