Il mix di prodotti di un'azienda del settore mobiliero è ampio, caratterizzato da piccole varianti da un modello ad un altro, da versioni spesso molto simili dello stesso prodotto. E' quindi necessario che l'automazione prescelta sia in grado di essere reimpiegata su linee diverse con rapidità ed efficienza senza fermi di produzione. Ed è anche necessario che sia in grado di dialogare e interagire con le automazioni già presenti.
L’industria del mobile e delle attrezzaturainfatti non è estranea all’automazione. È anzi un mercato che nel corso del tempo ha sempre più fatto ricorso a questo tipo di soluzione. Molte aziende possiedono già un capitale immobilizzato in attrezzature, che però spesso faticano a tenere il passo di un settore che, come detto poco sopra, richiede flessibilità e capacità di rispondere con rapidità a scenari mutevoli e a un’ampia richiesta di prodotti diversificati. L’impiego della robotica collaborativa può fornire il giusto “spin” in termini di flessibilità alla macchine che le PMI già possiedono, incrementandone oltretutto efficienza e resa.
Fra le aziende clienti di Universal Robots che operano nel settore è utile citare l’esempio di Gern Glass, (realtà danese che produce specchi) che grazie all'impiego di un robot collaborativo UR è riuscita a rendere i suoi processi produttivi più efficienti ed economici. O come RSS (azienda statunitense attiva nelle forniture idrauliche domestiche) che ha sperimentato un incremento di produttività tale da portare al reshoring di alcune attività. Aspetto, quest’ultimo, che le imprese italiane - costrette a contratti di subfurnitura e all’esternalizzazione di certe operazioni - non dovrebbero sottovalutare.
ERGONOMIA E SICUREZZA
L’industria del mobile e delle attrezzature è contraddistinta da una serie di operazioni manuali ripetitive e potenzialmente pericolose, spesso fonte di patologie muscolo scheletriche. Operazioni di carico e scarico macchine, di machine tending e altre. L’impiego dei cobot nell’automazione di queste operazioni comporta due benefici.
Da una lato le rende più efficienti (come ben mostra l’esempio di RSS in grado incrementare la capacità produttiva del 30%) dall’altro solleva gli operatori da attività scarsamente ergonomiche e migliora le loro condizioni di lavoro.
Il lavoro manuale comporta anche il dover far fronte a una scarsa prevedibilità degli output produttivi e dei takt time (come sperimentato dalla cinese Runner). I cobot riescono a stabilizzare la produzione assicurando un ritmo costante e massimizzando l’efficienza dei processi.