Le macchine CNC, se adeguatamente attrezzate, riescono a garantire lavorazioni precisissime.
La lavorazione su 5 assi, pur garantendo operazioni più precise nella rifinitura dell’oggetto (prendiamo il caso di una fresatrice) include però alcune piccole percentuali di errore, ascrivibili il più delle volte all’intervento umano. Se infatti è vero che la macchina è in grado di operare su più assi di movimento, riducendo drasticamente i posaggi del pezzo in lavorazione, è altrettanto vero che questo vantaggio non si applica - ad esempio - al fondo del pezzo stesso, che va quindi riposizionato per essere fresato o tornito. In questa fase del processo può annidarsi l’errore. Infatti ogni volta che si riposiziona il pezzo su un’attrezzatura, si rischia di avere piccoli errori di azzeramento. Applicare un robot collaborativo in questa fase, con un’applicazione di asservimento macchina, riduce molto questa possibilità.
Il cobot è in grado infatti di esprimere una ripetibilità tale (0,03 millimetri): genera un risparmio effettivo, sia in termini di tempo per la lavorazione, che di denaro, riducendo il numero di pezzi che possono risultare difettosi, aumentando la qualità complessiva della lavorazione.
Questo è uno dei motivi per cui le aziende, pur se “provate” economicamente dall’acquisto di una costosa macchina CNC a 5 assi, dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di integrare al suo fianco un cobot: si aumenta l’efficienza complessiva del processo e si riducono i tempi di ritorno dell’investimento della CNC stessa.
Con il supporto di un’automazione collaborativa, infatti, possono aumentare le ore di lavorazione della macchina, riducendone proporzionalmente il ROI. Automatizzare è decisamente più economico che ampliare il parco macchine per far fronte a mutate esigenze di produzione (leggete ad esempio l’esperienza di RSS Manufacturing, alle prese con l’annoso dilemma: nuova CNC o cobot?, o di PLC Industries per avere un esempio concreto di come piccole aziende abbiano applicato i robot collaborativi alle macchine CNC ottenendo un aumento di produttività ed efficienza).
Perché limitarsi a una?
Un altro dei motivi per cui le aziende dovrebbero prendere in considerazione le automazioni con robot collaborativo in asservimento, è la versatilità che i cobot sono in grado di garantire. Poniamo il caso che una stessa azienda del settore della lavorazione dei metalli sia dotata di più macchine CNC. Occorre un’automazione diversa per ciascuna di esse? No. I robot collaborativi UR sono in grado di asservire anche più macchine contemporaneamente (come ben testimonia l’esperienza di PLC Industries).
Non solo, compatibilmente con le esigenze di produzione, è possibile asservire anche tipologie di macchine diverse. I cobot possono infatti memorizzare programmi ricorrenti, che è possibile lanciare in pochi secondi. Sono pratici e maneggevoli e possono essere spostati e automatizzare diverse tipologie di macchine in aree distanti nel layout.