C'è robot e robot: ecco tutte le differenze

I robot sono tutti uguali? Ovviamente no.

È bene che le aziende manifatturiere abbiano ben chiari gli obiettivi e le attività che intendono automatizzare, prima di scegliere il tipo di robotica da integrare nei propri stabilimenti. Ed è bene fare chiarezza sulle caratteristiche e i vantaggi che ciascuna tecnologia offre.

Scopri le differenze che possono esserci fra i robot
Scopri le differenze che possono esserci fra i robot

I robot sono tutti uguali? Ovviamente no.

È bene che le aziende manifatturiere abbiano ben chiari gli obiettivi e le attività che intendono automatizzare, prima di scegliere il tipo di robotica da integrare nei propri stabilimenti. Ed è bene fare chiarezza sulle caratteristiche e i vantaggi che ciascuna tecnologia offre.

Per esempio i robot utilizzati dalle grandi industrie automobilistiche sono molto diversi da quelli usati in altri tipi di industria: differenze che riguardano le capacità operative, la funzioni di sicurezza e la semplicità di programmazione. È su questo crinale che si gioca la differenza fondamentale fra larobotica tradizionaleerobotica collaborativa.

LA SICUREZZA È IL PRIMO PASSO

I robot collaborativi – cobot per semplicità – sono progettati espressamente per**lavorare a fianco dell’uomo,**senza barriere di sicurezza, come estensioni intelligenti del suo braccio. I cobot supportano l’operatore nelle attività considerate potenzialmente pericolose e ripetitive, creando un luogo di lavoro più sicuro ed efficiente. Questo è possibile in quanto i collaborativi sono dotati di funzioni di sicurezza native che ne attenuano forza e velocità, eliminando il rischio di impatti pericolosi con gli operatori. Quelli di Universal Robots – pionieri in questo campo e tuttora ineguagliati -  sono dotati di15 funzioni di sicurezza integrate. La prova?L’80% dei 24mila robot collaborativi venduti da Universal Robotsè stato installato – in seguito a valutazione dei rischi – senza recinzioni di sicurezza, creando un ambiente di lavoro realmente integrato.

I robot industriali tradizionali, invece, sostituiscono in toto o in parte l’apporto produttivo dell’uomo, automatizzando i processi. Hanno capacità e velocità più elevate e pertanto è necessariocircondarli con barriere di sicurezze, creando per loro un ambiente a parte all’interno del layout di fabbrica.

LA ROBOTICA PER TUTTI, FLESSIBILE E FACILMENTE PROGRAMMABILE

Icobot sono facilmente programmabili. I bracci robotizzati di Universal Robots possono, per esempio, ricevere una programmazione di base in due diversi modi: o tramite il comodo teach pendant (un tablet che permette di impostare le routine di movimento del robot con pratiche funzionalità drag and drop) o trascinando il braccio su traiettorie predefinite e impostando i movimenti in modalità “apprendimento”. È possibile automatizzare attività semplici, con le modalità espresse poco sopra, o molto più complesse, nel qual caso sarà necessario avvalersi del supporto di un system integrator esperto. Il ricco ecosistema di applicazioni presenti sulla piattaformaUniversal Robots +consente inoltre di rispondere a molte esigenze diverse con organi di presa e gripper, accessori e software specifici.

Ne consegue, data la facilità di programmazione di base che caratterizza i cobot, che questi ultimi possano essereriprogrammati direttamente dagli operatori delle aziendee applicati ad attività di volta in volta diverse.

Flessibilità dunque che, insieme alla sicurezza, rappresenta la seconda caratteristica che differenzia la robotica tradizionale da quella collaborativa. I cobot di Universal Robots hannodimensioni  e capacità operative diverseper coprire un vasto range di usi ed esigenze. DaUR3, perfetto per automatizzare operazioni da banco e di avvitatura, aUR5, flessibile e adatto ad attività a media portata come asservimento macchine e collaudo, fino aUR10, perfetto per automatizzare operazioni di pallettizzazione in cui sono richieste la capacità di sollevare pesi maggiori e un maggior reach.

Questa seconda differenza ha effetti anche sullanatura del lavoro degli operatoridelle aziende manifatturiere. Lo scenario in cui Universal Robots si muove è infatti quello dell’industria 5.0, un paradigma produttivo in cuil’uomo torna alla guida dei processi, non più come elemento accessorio rispetto alla macchina, ma come programmatore e decisore delle sue attività.

LA ROBOTICA PER TUTTI, ECONOMICA E AMMORTIZZABILE

Una terza fondamentale differenza fra robotica tradizionale e collaborativa riguarda l’entità degli investimenti che è necessario mettere in campo.

La robotica collaborativa èpiù economica di quella tradizionale, certo questo si deve alle sue dimensioni più contenute, ma anche - e soprattutto - ad altri fattori. Nelcalcolare il tasso di ritorno dell‘investimentonecessario per acquistare un robot collaborativo Universal Robots, non va presa in considerazione solo la spesa iniziale. Il vantaggio di essere applicabile ad attività molto diverse fra loro – la sua flessibilità insomma – rende un robot collaborativo maggiormente ammortizzabile di un robot tradizionale. Infatti, tenendo ben presente la sempre più diffusa tendenza allamass customizationdei prodotti, è facile intuire che una macchina, costosa e iper specializzata nella produzione di un solo bene, è un investimento difficilmente sostenibile per molte aziende. Al contrario di un cobot che può essere inserito in produzioni diversificate in tempi molto più rapidi, rendendo maggiormente efficienti diversi stadi e processi dell’azienda e contribuendo alla sua produttività generale.

Vuoi scoprire cosa possono fare i robot collaborativi per la tua attività?

Alessio Cocchi

Alessio Cocchi è laureato in Ingegneria Gestionale all'Università di Bologna e ha ottenuto un Master Executive in Marketing & Sales alla SDA Bocconi ed alla ESADE Business School. A Giugno 2016 è entrato in Universal Robots nel ruolo di Sales Development Manager Italy, con il compito di sviluppare interamente il mercato italiano. Durante la propria esperienza ha gestito e coordinato team internazionali di lavoro ed è stato responsabile delle stategie di marketing e comunicazione globale delle Business Units per le quali ha lavorato.

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