La saldatura industriale comprende vari processi in relazione a materiali e proprietà meccaniche. Di conseguenza possono essere impiegate diverse tipologie di robot in modo tale da soddisfare appieno le diverse esigenze di produzione. Come viene determinata la scelta del modello di robot più adatto? I principali fattori da prendere in considerazione sono:
· La tipologia e complessità delle saldature
· La quantità (ma anche forma e grandezza) dei pezzi da lavorare
· Il budget a disposizione
· Quali sono i robot impiegabili
La tipologia e complessità delle saldature
La tipologia di saldatura varia a seconda delle proprietà meccaniche che il semilavorato deve possedere. In relazione a ciò può essere necessario effettuare differenti tipologie di saldatura e pertanto questo aspetto è determinante per la scelta del robot.
La quantità (ma anche forma e grandezza) dei pezzi da lavorare
I pezzi da lavorare possono essere piccoli, grandi e/o dalle forme assai differenti. In base a questo, non tutti i tipi di robot possono rispondere appieno poiché intervengono aspetti come spazio a disposizione (ristretto o molto esteso) o accessibilità ai punti da saldare.
Il budget a disposizione
Questo è con tutta probabilità l’aspetto “decisivo” nella scelta di un robot poiché, a seconda delle proprie disponibilità, l’azienda cerca il migliore compromesso per aumentare la produttività ed elevare gli standard qualitativi delle lavorazioni. Non vi è quindi un robot migliore o peggiore per questo genere di lavorazioni, ma una tipologia che più risponde a specifiche esigenze.
Quali sono i robot impiegabili
Robot antropomorfi: grazie alla presenza di più assi rotanti, questi robot possiedono una maggiore flessibilità nel movimento e quindi sono capaci di raggiungere punti di saldatura in posizioni più complesse. Questo robot è adatto per eseguire saldature su pezzi particolari che presentano conformazioni irregolari.
Delta Robot: siamo abituati a vederli impiegati in applicazioni Pick & Place o lavorazioni particolari. Sono caratterizzati da un’elevata velocità di movimento che li rende perfetti laddove è necessario operare in più punti su pezzi di dimensioni ridotte.
Robot cartesiani: utilizzano un sistema di coordinate cartesiane con assi lineari. Sono precisi e possiedono un’alta ripetibilità, il che li rende adatti alle operazioni di saldatura ad altissima precisione. Spesso i robot cartesiani vengono impiegati nella produzione dei componenti standardizzati.
Robot collaborativi: lavorano a stretto contatto con gli operatori in modo sicuro e altamente flessibile. Per questo motivo i cobot possono essere utilizzati in modo vantaggioso negli ambienti di saldatura dove è necessaria l'integrazione tra il lavoro umano e quello robotizzato. Essi riescono anche a gestire la variabilità delle lavorazioni grazie a una riprogrammazione molto rapida.
Abbiamo analizzato in breve quattro categorie di robot che, in base alle loro peculiarità, risultano più o meno adatti alle esigenze di lavorazione. Poniamo ancora una volta l’accento su un piccolo ma grande dettaglio che può fare la differenza: la rapidità di programmazione. Attualmente, i modelli produttivi industriali si distinguono per volumi contenuti e sempre più diversificati. Alla luce di questo, disporre di un robot altamente flessibile è un requisito fondamentale, tanto quanto le caratteristiche intrinseche che ne determinano l’adattabilità a un processo.